venerdì 4 aprile 2014

Castello della Rancia

La mostra “Marzo …tempo, temporale, Temporalismo” apre i battenti al Castello della Rancia


Dopo la presentazione ufficiale della filosofia e del pensiero costruttivo del nuovo movimento artistico Manifesto Temporalista e dopo il successo ottenuto dall’esposizione allestita a Palazzo Sangallo, a Tolentino, lo scorso marzo, la mostra si sposta nelle antiche e prestigiose sale del Castello della Rancia che, con un nuovo allestimento, presenta gli artisti aderenti allo stesso Manifesto e selezionati per l’esposizione. Continua quindi, in maniera itinerante e soprattutto rispondente a quella voglia di nuove dimensioni temporali e di spazi diversi per far esprimere un nuovo concetto di arte, la mostra “Marzo …tempo, temporale, Temporalismo”, con otre 60 opere provenienti dal Brasile, Giappone, Inghilterra, Italia, Messico, Olanda, Serbia. 
L’esposizione è curata da Massimo Nicotra con la presentazione critica di Ivan D’Alberto. 
Un evento congiunto organizzato e promosso da “ CGROUP” e “DonQuijote”. 
Catalogo in mostra. Seguirà un breve brindisi. 
Questi gli artisti che espongono le loro opere: Attinia, Luigi Ballarin, Sandro Bartolacci, Luisa Bergamini, Lorenzo Boggi, Ugo Caggiano, Giorgio Cannara, Alfredo Celli, Giancarlo Costanzo, Silvio Craia, Andrew Crane, Nino De Luca, Antonio Del Gatto, Lucio Del Gobbo, Gerardo Di Salvatore, Anna Donati, Salvatore Fornarola, Ignazio Fresu, Andrea Giorgi, Roberto Grillone, Gruppo Sinestetico, Luciano Iannucci, Benedetta Jandolo, Ettore Le Donne, Jacob Jiménez Lechuga, Jai Llewellyn, Ciro Maddaluno, Arianna Mandolesi, Diego Maragno, Violetta Mastrodonato, Hiroshi Matsumoto, Mario Migliorelli, Gabi Minedi, Adamo Modesto, Stefano Momentè. Nabil, Massimo Nicotra, Shura Yuzzelli Oyarce, Vittorio Pannone, Massimo Pompeo, Gualtiero Redivo, Geremia Renzi, Antonella Sassanelli, Massimo Sossi, Marcello Specchio, Leo Strozzieri, Mirko Svjetlošak, Angela Tonni Perucci, Pien van Der Beek, Claudia Vianello.
L’evento ha il patrocinio del Comune di Tolentino, della Provincia di Macerata, della Regione Marche ed è organizzato in collaborazione con la Comunità Montana dei Monti Azzurri, Kiwanis, Fad.

MANIFESTO TEMPORALISTA
Scrive Nabil Al Zein - Dare più spazio al tempo per avere più tempo per lo spazio. Il temporalismo è ricerca nell’arte, lontano da futili celebrazioni passatiste e per una libertà espressiva nell’arte senza limite alcuno. È in lotta perenne contro lobby e poteri forti che si annidano da parassiti in certi ambienti artistici ammuffiti e putrefatti causando immobilismo e stagnazione.
I temporalisti sono i figli di oggi, di domani e di tutti i tempi a venire. Non si fermano a contemplare quanto sia ammirevole il già compiuto anche fosse opera loro, ma puntano sempre più in alto verso un continuo rinnovamento. Il temporalismo è sperimentazione senza sosta per generare arte che appassiona ogni organo sensitivo e ogni spirito libero avvalendosi di tutte le tecnologie che il tempo ci mette a disposizione senza eccezione alcuna. Si esprime anche attraverso l’arte digitale, la fotografia, i video-art, le installazioni come pure le performances, la poesia, il teatro, il cinema, l’architettura e naviga pure in rete.
Il temporalista è principalmente uno spazialista insaziabile che non si sente più appagato dalla sola terza dimensione ma vuole navigare nella quarta sognando la quinta. Spazio-tempo sono gemelli siamesi inseparabili che interagiscono l’uno nell’altro modificandolo per via del moto, segno inequivocabile di vita come sostiene il nostro grande Leonardo.
Ogni temporalista nel cercare di mettere a nudo la quarta dimensione nelle sue varie manifestazioni opera secondo la sua esperienza, il suo intuito e il suo percorso
personale e nel modo a lui più congeniale.
Mirando al respiro del TEMPO, scandisce gli istanti infinitesimali di esso intrappolando e mettendo in evidenza le tracce del suo passaggio individuandole nello spazio sotto forma di frammenti, strappi, fori, fratture, esplosioni e infiniti vortici. Forme mai statiche ma in movimento perpetuo che viaggiando creano un’alternanza stupefacente di vuoto-pieno nel micro e macro cosmo.
Non accettiamo più che la nostra arte sia sempre prigioniera degli spazi chiusi riservata agli intenditori e neanche prigioniera dentro un quadrato, né che debba finire per forza sul muro, ma è destinata ad occupare qualsiasi spazio anche pubblico e all’aperto per dialogare con la natura e l’uomo. Può essere sospesa nel vuoto o adagiata per terra o penzolante dal soffitto nello spazio infinito oppure addirittura intuendone la presenza senza poterla notare fisicamente.
Il temporalismo non è solo arte concettuale geometrica fine a se stessa, ma è un impegno nei vitali problemi sia dello spazio che del tempo, dall’inquinamento al degrado non solo ambientale ma anche delle coscienze fino alle corse affannate contro il tempo per cogliere nullità e futili illusioni imposte dai maghi della globalizzazione.
È in lotta incessante contro egoismo, perfidie, materialismo, guerre e sopraffazioni per un mondo più pulito anche nello spirito visto che si è riusciti a produrre persino immondizia spaziale.

  • Autore: Ufficio Stampa